la bottega del calciofilo

Parole di calcio di Emanuele Giulianelli (@EmaGiulianelli)

Alberto Rivolta nella storia

rivoltaUna partita può cambiare tante cose nella vita. Anche la vita stessa.
In un attimo, nell’intervallo spaziotemporale di novanta minuti, si può passare dall’anonimato alla fama.
E in quattordici minuti da un’onesta carriera di calciatore in provincia a protagonista di una delle più grandi imprese della storia del calcio italiano.

Alberto Rivolta è nato a Lissone, nel 1967. Inizia a giocare a calcio da bambino nella squadra del suo paese, famoso per i mobilifici e a tredici anni entra nelle giovanili dell’Inter.
Difensore, nel 1985 esordisce in Serie A e in tre stagioni colleziona tre presenze, giocando anche in due occasioni in Coppa Uefa.

Il 1987 è l’anno in cui la stella di Alberto sembra destinata a brillare: disputa i mondiali Under 20 in Cile con la maglia azzurra e viene mandato in prestito al Parma in Serie B per consentirgli di giocare una stagione con continuità.
Purtroppo si infortuna gravemente, proprio sul più bello, e gioca solo 5 incontri con gli emiliani.

Nella stagione successiva l’Inter lo manda di nuovo in prestito, sempre tra i cadetti, a Cosenza.
E qui la fortuna gira.
A ottobre la squadra nerazzurra richiama Rivolta alla base dal parcheggio calabrese.

Il 18 giugno 1989, a Torino contro i granata, Alberto è in panchina, insieme al secondo portiere Astutillo Malgioglio, a Fanna, Riccardo Ferri e al mister Giovanni Trapattoni.
Al 76’ il Trap fa togliere la tuta al giovane difensore di Lissone e lo fa entrare in campo al posto di Ramon Diaz. Quattordici minuti per giocare: quattordici minuti per entrare nella storia.

Quella è l’Inter che il 28 maggio dello stesso anno è diventata Campione d’Italia polverizzando ogni record. Quella che fece dire a Dossena “ci fa sentire tutti ridicoli”.

E Alberto Rivolta ha fatto parte di quella squadra: a suo modo è nella storia.
Oggi compie 46 anni. Buon compleanno, Alberto!

Navigazione ad articolo singolo

5 pensieri su “Alberto Rivolta nella storia

  1. La storia del calcio é piena di giocatori come Rivolta, che fanno faville nei campionati minori ma non raccolgono quanto meritato al momento del grande salto nella massima serie.
    Ad esempio Simone Confalone, ex mediano dello Spezia, era uno dei giocatori più forti che io abbia mai visto giocare, e in vita sua ha fatto una sola presenza in Serie A. Com’é possibile? Semplice: lui non aveva proprio nulla da invidiare ad un Pirlo o anche solo ad un Verratti, ma a differenza loro non ha mai avuto una vera occasione, ha passato quasi tutta la carriera sui campacci della serie cadetta. E quando alla fine, ad un passo dal ritiro, ha ottenuto la promozione in Serie A con il Bologna, un grave infortunio gli ha impedito di dimostrare il suo valore anche nella massima serie. La sfortuna gli ha impedito di emergere sia da giovane che da vecchio, ma chiunque l’ abbia visto giocare sa quanto avrebbe meritato le luci della ribalta.

  2. Grazie a te per gli interventi, scrivi quando vuoi!

  3. EZIO in ha detto:

    ALTRA GRANDE PROMESSA ERA PULLO MARCO DIFENSORE DEL MILAN -PARMA-PISA-PALERMO-TARANTO MAI ESPLOSO DEFINITIVAMENTE

Scrivi una risposta a emagiulianelli Cancella risposta