La Scarpa d’Oro proviene dall’Islanda, Kjartansson: «Ok Norvegia, ma sogno la Premier»
No, non è Cristiano Ronaldo, né tantomeno Leo Messi: il miglior bomber d’Europa, anche al netto dei coefficienti utilizzati nella classifica, si chiama Vidar Örn Kjartansson, è nato in Islanda nel 1990 e gioca in Norvegia. L’ho intervistato in esclusiva per ExtraTime della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.
Kjartansson: «Ok Norvegia, ma sogno la Premier»
Ci racconti la sua storia.
«Io, Vidar Örn Kjartansson, sono nato a Selfoss, 6.500 abitanti in Islanda, a 60 km da Reykjavik. Ho 24 anni e ne ho giocati a Selfoss 6, tranne 1 nell’IBV, dove mi infortunai al ginocchio e rimasi fermo a lungo. Nel 2013 al Fylkir, la migliore stagione, con 13 gol».
Perché ha scelto il calcio? «È lo sport più popolare in Islanda e alla mia famiglia piace molto. E io lo amo».
I suoi idoli d’infanzia? «Thierry Henry e Dennis Bergkamp, sono anche i giocatori ai quali mi ispiro».
In Islanda non segnava tanto: come spiega questo exploit, 25 gol in Norvegia col Vålerenga, che fanno di lei la Scarpa d’Oro ora?
«In Norvegia giochi con calciatori di livello superiore. Forse prima ero anche più nervoso davanti alla porta. Crescendo sono diventato più rilassato e miglior realizzatore».
Le sue caratteristiche?
«Sono capace di segnare in tutti i modi. Il mio meglio lo do in area di rigore, ma penso di essere una punta completa. La capacità di segnare con entrambi i piedi è la mia arma più forte».
Che significa essere in testa alla classifica della Scarpa d’Oro, prima di Ronaldo?
«Non ci penso, ma sarebbe un grande onore vincerla». In cosa deve migliorare? «Devo essere più coinvolto nell’azione e correre di più per dettare il passaggio».
Dove vuole arrivare?
«Sto bene in Norvegia, ma un giorno spero di arrivare in uno dei 5 tornei top. Il mio sogno è l’Inghilterra». Per quale squadra tifa? «Arsenal. Nella mia famiglia siamo tutti per i Gunners!».
È un ottimo momento per il calcio in Islanda.
«Sì, le strutture sono molto migliorate, abbiamo ottimi tecnici nei settori giovanili e più talenti in campo».
Ha 2 presenze nell’Islanda: punta a Euro 2016?
«Sì! Dopo le vittoria con Turchia, Lettonia e Olanda sono fiducioso che possiamo arrivare almeno tra le prime 2 del girone».
EMANUELE GIULIANELLI
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